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Gli 8 diamanti più celebri al mondo

Gli 8 diamanti più celebri al mondo

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Voglio presentarvi oggi una lista di alcuni tra i diamanti universalmente riconosciuti come tra più famosi e preziosi del mondo. Oltre ad alcuni dettagli tecnici sulle proprietà della singola pietra, ho voluto inserire alcune curiosità e un breve resoconto sul loro percorso nel corso dei secoli. Buona lettura!

Koh-I-Noor

Il Koh-I-Noor (letteralmente “Montagna di luce”) è uno dei più preziosi diamanti bianchi del mondo (105,60 carati), reso universalmente celebre per essere inglobato al centro della croce maltese della corona della regina d'Inghilterra e conservata nel museo della Torre di Londra. La pietra fu estratta in delle miniere indiane nel XIV secolo ed è stata a lungo oggetto di scambio e di battaglie fino al 1849, quando (secondo la versione ufficiale) fu offerta alla regina Vittoria dalla Compagnia delle Indie. In epoca moderna il governo indiano ha più volte chiesto la restituzione della stessa, sostenendo la tesi del furto rispetto a quella della donazione volontaria. Ovviamente, più volte il governo inglese si è opposto alla restituzione anche per bocca del primo ministro Cameron. Il valore della pietra è stimato attorno ad un esorbitante 140 milioni di euro e la leggenda narra di come il suo influsso funga da talismano portafortuna per le donne che lo indossano, mentre sortirebbe l'effetto contrario per gli uomini..

Cullinan

Il Cullinan ( detto anche “Grande stella d'Africa) è tutt'oggi il diamante tagliato più grande al mondo con un peso di 530,20 carati e 74 sfaccettature. Fa parte della collezione di gioielli della corona britannica. Dal momento del suo ritrovamento nelle miniere di Cullinan in Sud Africa (da cui il nome deriva) sono stati ricavati dalla gigantesca pietra originale ben 105 diamanti di varie forme e dimensioni, molte delle quali entare a far parte del tesoro della corona inglese.

Diamante Cullinan

Centenary

La pietra grezza venne estratta nel luglio del 1986 (anno del centenario della De Beers) ed aveva un peso di 599 carati. Della sua lavorazione venne incaricato uno dei tagliatori di diamanti più importanti del mondo, Gabi Tolkowsky (il cui nome ha battezzato anche l'omonimo taglio a brillante) insieme ad un team di esperti. Nonostante le dimensioni eccezionali della pietra, venne deciso di tagliarla come un unico enorme diamante: il risultato finale fu una pietra di 273,85 carati (seconda solo alla Grande stella d'Africa) e ben 247 faccette (164 sulla pietra ed 83 sulla cintura), chiaramente di proprietà De Beers.

Diamante Centenary

Occhio dell'idolo

Anche questa pietra ha origine da miniere Indiane, precisamente quelle di Golconda dove veniva adorato come occhio della divinità Shiva. Dopo essere stato rubato da alcuni soldati inglesi durante l'occupazione coloniale indiana, passò attraverso varie vicissitudini (fu acquistato dal marchese di Westminster nel 1837) ed oggi fa parte di una collezione privata. La pietra, che ha la forma di una goccia e la grandezza di una noce, ha un peso di 70,20 carati.

Regent

Scoperto casualmente da uno schiavo indiano nelle miniere di Golconda nel 1701, pesava allo stato grezzo circa 410 carati. Venne in seguito sottoposto ad un accurato taglio a forma di brillante per massimizzarne la lucentezza, anche se il peso venne ridotto a 140 carati. Dopo esser stato venduto al duca di Orleans per poi venire incastonato nella corona indossata da Luigi XV , passò nelle mani di Napoleone che lo fece montare dapprima sul suo copricapo e poi sull'elsa della sua spada. Oggi è in mostra presso il museo del Louvre.

Diamante Regent esposto al Louvre

Hope Blu

Trovato anch'esso (come molti altri) in India durante il XVII secolo, venne acquistato immediatamente da un avventuriero francese (Jean Baptiste Tavernier) che ne intuì l'immenso valore per rivenderlo a Luigi XIV, il quale ne commissionò il taglio al gioielliere di corte. Rubato durante la rivoluzione francese, la pietra attraversò ulteriori trasformazioni fino ad assumere l'attuale peso di 45,52 carati. Venne acquistato dal banchiere inglese Henry Philip Hope che lo battezzò col suo nome. La gemma è oggi conservata allo Smithsonian Institute di Washington. Il diamante è particolarmente famoso per aver sviluppato nel tempo una macabra reputazione di portatore di sfortuna, vista la malasorte capitata a tutti i suoi possessori: Maria Antonietta finì ghigliottinata durante la rivoluzione, lo stesso Hope andò in bancarotta e morì nella più totale indigenza e stessa sorte fu riservata all'ultimo proprietario, Edward McLean, prima di essere donato all'istituto.

Sancy

Diamante tagliato a forma di goccia e dal peso di 55 carati, prende il nome dal suo ultimo proprietario Seigneur de Sancy, ambasciatore francese in terra turca a fine XVI secolo. La pietra è divenuta celebre nel corso della storia per essere passata in possesso di diverse tra le più importanti famiglie e dinastie europee (Regina Elisabetta d'Inghilterra, Re Sole, Giacomo II d'Inghilterra, il principe russo Paolo I Demidoff..). A inizio XX secolo venne acquistato dalla famiglia Astor che lo rivendette definitivamente nel 1978 al museo del Louvre, dove è oggi esposto.

Taylor – Burton

Ritrovato nel 1966 nelle miniere di Premier Mine Sud Africa, venne sottoposto ad un taglio a goccia da parte di Harry Winston che raffinò la pietra grezza portandola dai 244 carati originari fino agli odierni 69,42. La gemma è particolarmente famosa per la sue vicissitudini “glamour”. Nel 1969 il diamante venne messo all'asta con l'autorizzazione a rinominarlo a piacere del compratore. Inizialmente comprato da Cartier di New York, fu ri-acquistato il giorno seguente da Richard Burton (per una somma mai rivelata) per donarlo ad Elizabeth Taylor e nominarlo definitivamente come “Taylor-Burton”. Indossato quasi immediatamente dalla stessa per una serata di gala nel Principato di Monaco, fu poi messo all'asta e venduto per circa 3 milioni di dollari così da utilizzare il ricavato per la costruzione di ospedali in Botswana.

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