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I gradi di purezza di gemme e pietre preziose

I gradi di purezza di gemme e pietre preziose

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Quando andiamo ad analizzare le caratteristiche delle pietre preziose, la purezza è sicuramente uno dei tratti più significativi per la loro classificazione. La purezza è un indice di qualità che ci consente di valutare una pietra sulla base dei segni superficiali o interni (chiamate inclusioni) che riporta. Mentre i segni di superficie si trovano all'esterno della pietra e possono essere riconducibili sia alla sua lavorazione sia alle sue proprietà intrinseche di durezza o fragilità, le inclusioni si trovano interamente all'interno, seppur possano propagarsi col tempo fino a raggiungere la superficie esterna. Comunque sia stiamo parlando di segni minuscoli ed unicamente osservabili tramite strumenti quali microscopio o una professionale lente da gioielliere. La quantità e la disposizione delle inclusioni vanno a definire quella che è il reale grado di purezza della pietra stessa. Il maggior istituto a livello mondiale in materia di gemmologia, il Gemmolicial Insititue of America, suddivide in 5 i diversi gradi di purezza:

  • "Eye-clean" o completamente libera da inclusioni. In questo caso la pietra è visibilmente libera da qualsiasi tipo di inclusione (Grado di purezza 8-10).

  • Leggermente inclusa. La pietra riporta poche e minute inclusioni che sono molto difficilmente visibili ad occhio nudo (Grado di purezza 6-8).

  • Moderatamente inclusa. Alcune inclusioni sono visibili ad occhio nudo (Grado di purezza 4-6).

  • Gravemente inclusa. A questo livello le inclusioni diventano ben visibili e prominenti ed hanno un effetto negativo sia sulla durevolezza che sull'aspetto della pietra. (Pietre di livello commerciale buono con grado di purezza 3-4).

  • Severamente inclusa. Grado di purezza 1-2 (livello basso commerciale). Le inclusioni sono ovviamente ancora più marcate e visibili del precedente livello.

Le inclusioni fungono dunque da cartina di tornasole quando si va ad analizzare il reale valore di una gemma. Tuttavia la regola di fondo ci dice che più cresce il grado di purezza, più si innalza il valore della gemma. Inoltre va considerato come inclusioni che non vanno a disturbare la lucentezza e il fuoco di una gemma, sono irrilevanti ai fini del valore finale della stessa. Come detto le su citate regole sono linee guida di diffusa applicazione ma non valide ed applicabili universalmente ad ogni casistica. Le inclusioni, che si vengono a formare a seguito del processo di cristallizzazione, non sono una condizione che inderogabilmente porta alla svalutazione del valore e della bellezza di una pietra preziosa. Seppur nella grande maggioranza dei casi vige la regola che più una gemma è pura, tanto più il suo valore si innalza, in altri casi le inclusioni possono rendere le pietre ancora più preziose ed esclusive, a patto che non interferiscano con la durevolezza (es. Rubino Stellato). Per di più la totale assenza di inclusioni su determinati materiali che sono generalmente inclusi in natura, quali rubini e smeraldi, ci dovrebbe far riflettere. Se una pietra che presenta inclusioni uguali tra loro, opache o che non mutano colorazione inclinando la pietra, devono indurre a pensare ad un sintetico, poichè tali inclusioni sono il residuo materiale fondente che viene utilizzato nel processo di sintetizzazione del cristallo.